Essere donna è sicuramente un onore, un dono e un privilegio. Ma è emotivamente devastante. E non parlo di sindromi premestruali o paranoie da ugnhia rotta. Essere donna a volte ti ditrugge, e distrugge quel po che era rimasto integro dopo aver avuto a che fare con gli uomini. Perchè devi essere donna, amante, compagna, amica, confidente. Devi ascoltare, gioire, supportare, sopportare, spronare, aiutare, capire. Deve rendere le persone felici, serene, forti, indipendenti. Devi essere forte e sensibile, intelligente e sciocca, divertente e seria, fedele e aperta, comprensiva, eloquente e moderata, caparbia e sensibile. In silenzio. Essere donna ti devasta. E quando soffri devi farlo in silenzio, perchè devi far vedere che sei forte, che ce la fai, che sei indipendente ed autonoma. Perchè non devi dare a nessuno la soddisfazione di vedere che hai abbassato la testa. Perchè devi far vedere che sai tenere la situazione sotto controllo. Perchè devi andare avanti indipendentemente da tutto e tutti. Perchè non devi far soffrire la persona che è causa del tuo male facendogli vedere che in realtà sei a pezzi. Ma chi lo ha detto? Chi lo ha deciso che deve essere così? Perchè gli uomini quando hanno 36 e mezzo di febbre possono dichiararsi malati terminali, e noi quando siamo distrutte non dobbiamo nemmeno piangere?
Perchè sei donna, e se anche dentro sei a pezzi, la tua facciata deve essere intonsa. Perchè così ti vogliono.